Prima di iniziare una prestazione professionale, è fondamentale che tu sia in grado di comunicare in modo chiaro al paziente le informazioni essenziali per ottenere la firma del suo consenso informato e dell’informativa per il trattamento dei dati personali (o informativa privacy), entrambi documenti richiesti per poter effettuare una prestazione sanitaria. Sul nostro blog puoi trovare una serie di approfondimenti specifici per la tua attività.
In questo articolo ti illustreremo gli aspetti essenziali della gestione delle informazioni nella tua professione di psicologo, oltre che fornirti tutte le indicazioni e i documenti necessari per operare sempre a norma di legge. Inoltre, considera possibili incentivi, come il bonus psicologo per professionisti.
Scarica tutti i facsimili di tutti i documenti necessari per il rispetto delle norme deontologiche e di rispetto della privacy:
- Consenso informato + Informativa privacy. (da far firmare a ciascun paziente e conservare)
- Informativa privacy. (da far firmare a ciascun paziente e conservare)
- DPIA Trattamento scheda cliente. (da compilare e conservare in studio)
- Registro del trattamento dati. (da compilare e conservare in studio)
Consenso informato al trattamento sanitario
L'obiettivo di richiedere il consenso informato per i trattamenti sanitari è garantire che il paziente sia pienamente consapevole di cosa comporti il trattamento proposto, a prescindere dalle scuole di psicoterapia che eseguono la prestazione. Questo comprende la comprensione delle procedure, degli obiettivi, dei metodi impiegati, nonché delle possibili alternative terapeutiche, dei benefici attesi, dei potenziali rischi e degli effetti collaterali. Questa trasparenza supporta l'individuo a fare scelte informate riguardo alla propria salute.
Il consenso informato deve essere chiaro e conciso. La materia è disciplinata in Italia dal D.lgs. n. 196/2013 e dal recente Regolamento europeo 2016/679, anche conosciuto come General Data Protection Regulation (GDPR), entrato in vigore il 25 maggio 2018.
È importante anche tenere conto della corretta documentazione delle prestazioni, includendo la fatturazione dello psicologo, soprattutto nel contesto della gestione della partita IVA professionale e delle comunicazioni previste dalla cassa degli psicologi.
Consenso informato per minori
Nel caso di pazienti minorenni, il consenso deve essere dato da chi detiene la responsabilità genitoriale o la tutela. Sarebbe opportuno ottenere il consenso da parte di entrambi i genitori, evitando deleghe via mail da una delle parti. In caso di dissenso, potrebbe essere necessario chiedere l'intervento di un Giudice Tutelare, dove lo stesso psicologo potrà intervenire segnalando eventuali situazioni complesse. In ambito scolastico valgono le stesse regole citate, così come avviene negli sportelli di ascolto.
Informativa per il trattamento dei dati personali
Il consenso al trattamento dei dati personali è richiesto sia ai professionisti sanitari sia a quelli che forniscono servizi non sanitari. La normativa italiana, compreso il D.lgs. n. 196/2013 e il Regolamento europeo GDPR del 2016, regola attentamente come i dati personali devono essere gestiti, dalla raccolta alla loro eventuale eliminazione. Ciò include un'ampia gamma di operazioni, come la registrazione, l'organizzazione, la conservazione, e la distruzione dei dati. Il consenso informato è quindi una pratica essenziale nell'esercizio della psicologia clinica, incoraggiato anche dall'ENPAP nel rispetto delle linee guida etiche stabilite dalle associazioni nazionali di psicologi.
Il GDPR ha introdotto requisiti specifici per la comunicazione delle informazioni relative al trattamento dei dati, esigendo che queste siano presentate in modo comprensibile, facilmente accessibile e, se possibile, supportate da icone standardizzate. L'informativa deve dettagliare le finalità e le modalità del trattamento dei dati, dalle diagnosi formulate nel rispetto del DSM5 ai i criteri di accesso, le possibilità di diffusione, i diritti degli interessati e come esercitarli, oltre ai dati di contatto del responsabile del trattamento.
Questo processo garantisce che i pazienti siano informati e possano esercitare il loro diritto alla privacy in maniera consapevole, rispettando pienamente i principi di trasparenza e riservatezza che regolano la professione dello psicologo.
Cosa deve contenere un consenso informato?
In linea generale ci sono alcuni elementi fondamentali da tenere a mente:
Il consenso informato valido deve soddisfare i seguenti criteri:
Conservazione dei dati sanitari e fiscali
Per prima cosa è bene sapere che l'originale del documento deve essere conservato dal professionista, mentre l'assistito riceverà una copia. Tutti i dati che ti trovi a dover raccogliere per lo svolgimento della tua professione e che afferiscono ai tuoi pazienti devono essere propriamente conservati per un tempo minimo, in particolare:
- Le fatture (insieme ad eventuali documenti di natura fiscale e contabile) devono essere conservati per un periodo minimo di 10 anni, come previsto da criterio civilistico ai fini contabili, tributari e di antiriciclaggio.
- Tutti gli altri dati riferenti alla scheda paziente devono essere conservati per il tempo strettamente necessario allo svolgimento dell’incarico e al perseguimento delle finalità proprie dell’incarico stesso e comunque per un periodo minimo di 5 anni (art.17 del Codice Deontologico degli Psicologi Italiani).
Per quanto riguarda le fatture nello specifico, nel caso si trattasse di fatture elettroniche la conservazione può essere delegata direttamente all’Agenzia dell’Entrate (tramite il loro apposito servizio) o al software di fatturazione che si utilizza. Per quanto riguarda le fatture sanitarie a privati (ovvero quelle che devono essere trasmesse al Sistema Tessera Sanitario), la conservazione riguarda la copia cartacea sulla quale il professionista ha apposto la marca da bollo.
La conservazione dei dati deve avvenire in modo da garantirne la protezione sia in termini di accesso da parte di terze parti che in termini di rischio di distruzione. Dovrai prevedere delle misure di mitigazione del rischio diverse a seconda della modalità di conservazione:
Dunque per ricapitolare:
Ricordati anche che ogni professionista che entra in contatto con il paziente deve ottenere il consenso, indipendentemente dal fatto che altri colleghi nello stesso studio lo abbiano già fatto. Se riscontri che i tuoi colleghi non stiano rispettando le linee guida del consenso, è importante adottare una supervisione tra colleghi.
Il consenso informato, pur essendo un concetto consolidato, è soggetto a continue revisioni a causa dell'evoluzione della ricerca clinica e delle esigenze pratiche, sottolineando l'importanza del dialogo tra medico e paziente.
L'app Gesto permette di gestire il consenso informato.